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Prima tappa a Rubiera, punto di ritrovo con gli amici, e da qui via verso Cuneo. La prima parte tutta autostrada è parecchio noiosa ma appena arriviamo alle montagne comincia il divertimento.
Iniziamo con un paio di passi semi-sconosciuti per poi giungere al Colle dell'Agnello dove entriamo in Francia. Ancora l'Izoard e siamo a Briancon dove ci fermiamo a pernottare (punto C sulla mappa).
La domenica il tempo brutto ci costringe a limitare la tappa fermandoci a Grenoble (che è una bellissima cittadina da visitare).
Ma poi da lunedì il bel tempo ci accompagnerà per tutta la vacanza. Paesaggi splendidi con il Parco del Vercors e la salita all'incredibile Mont Ventoux, poi i campi di lavanda ed il lago di Santa Croce (punto E sulla mappa).
Quindi si risale verso nord lungo le gole del Verdon, la gola delle Terre Rosse ed infine la favolosa Route des Grandes Alpes con i passi più alti e più belli delle Alpi (Col de La Bonette, Galibier, l'Iseran, ecc...).
Mercoledì arriviamo in Svizzera attraverso il Gran San Bernardo e giovedì, dopo un paio di altri bellissimi passi fra cui Novena ed il Bernina, rientriamo in Italia dove ci aspetta lo Stelvio.
Venerdì infine si rientra a casa. In tutto ho fatto circa 3.000 km e salito poco più di 30 passi passando in sella circa 9-10 ore al giorno. Un grazie ai miei amici per la compagnia e tutto quanto: è stato un viaggio bellissimo!
Qui qualche foto del viaggio...
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Fatta l'anno scorso (valle del verdon) e quest'anno (parco del Vercos).
RispondiEliminaStrade splendide, panorami mozzafiato, una vera goduria.
Complimenti per il giro
il mio giro
https://picasaweb.google.com/Bruno.microchip/2011_06_02FranciaVercos
Queste son tutte strade da fare (anche) in bici :D
RispondiEliminaEHHHHHHHH ....MA NON C'E' IL MOTORE!!
Elimina@Bruno: si anche il Vercors, che abbiamo passato, è stupendo
RispondiElimina@Signor Ponza: certe strade in particolare come il colle Fauniera sono forse ancora più adatte alle bici che alle moto. Inoltre in Francia tantissime strade hanno a lato la corsia riservata ai ciclisti
Panorami,strade e luoghi da lasciare senza fiato. Peccato che quando ci si va si trovano giocoforza pure i francesi e la gran parte di loro, dopo tanti anni di 'vicinanza' e da quando collaboravo con loro ai tempi del soccorso alpino be... proprio non li reggo!
RispondiEliminaSe poi si è appassionati di sport riguardo alle mete visitate concordo con Signor Ponza, molte meritano di esser visitate non hanno fatto la storia del ciclismo