E quando ne parlano escono delle perle tipo questa di un certo Prof. Richard Wilson secondo cui a Fukushima in una settimana riceveremmo meno radiazioni che espondendoci ad una TAC toracica.
A parte che sarei curioso di sentire cosa ha veramente detto questo scienziato e se non siano state stravolte certe sue affermazioni anche realistiche, cioè che una TAC equivale a circa un centinaio di normali radiografie o che a Tokyo la radioattività è inferiore a quella naturale presente a Denver (cosa possibilissima).
Il fatto è che, come Chernobyl dopo 25 anni è ancora "zona proibita", così sarà pure il destino di Fukushima con la differenza che in Giappone la densità della popolazione è molto più alta e, per il tipo di incidente, è ancora più difficile contenere le perdite radioattive. I danni quindi saranno sicuramente molto più rilevanti anche se verranno fuori solo col tempo.
Al momento sembra che le radiazioni cumulate in vari punti della zona di 20 km intorno a Fukushima siano di quasi 300 millisievert contro un limite annuo legale di 1 millisievert. Inoltre a ben 100 km da Fukushima sono stati rilevati tassi di cesio radioattivo 23 volte il massimo consentito.
Quindi, a tutti quelli che dicono che a Fukushima la situazione è sotto controllo e non ci sono pericoli, io li manderei subito lì un paio di mesi a tentare di bonificare l'area. Ma scommetto che non ci andrebbe nessuno...
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La situazione è brutta, fuori dubbio e noi dobbiamo stare sempre attenti alle scelte energetiche in Italia...Sempre all'erta...Ti saluto.
RispondiEliminaPur non parlandone più, il ricordo di quei giorni è scolpito nella mia memoria e quando ci penso e ci penso mi assale vivida anche la paura che ho provato.
RispondiEliminaIo penso che non riusciremo a salvarci dall'auto distruzione e che è solo questione di tempo.
Nella mia città è arrivata una bambina di 5 anni giapponese con padre italiano ed è stata portata qui per sicurezza a vivere con la nonna ultrasettantenne. I genitori erano molto preoccupati, evidentemente la situazione è peggiore di quella che sembra e che trapela per il resto del mondo.
RispondiElimina'sotto controllo' se non sbaglio lo dicevano anche i tecnici della BP nel golfo del Messico, la Shell in Scozia e a margine di mille altre sciagure (ambientali e non) e credo obbiettivamente che oltre a non corrispondere al vero porti anche leggermente sfiga come frase. A Fukushima nulla o poco è sotto controllo ma fa comodo, molto comodo , farlo credere vista che la stessa società ha in gestione altre 15 centrali nucleari e... tu lasceresti in gestione una di esse ad una società che non ha sotto controllo la situazione???
RispondiElimina"Sotto controllo e superata", come la crisi economica in Italia.
RispondiEliminacon la storia che la vita si allunga e quindi bisogna rivedere i piani pensionistici, ben vengano tutte quelle opportunità che possano accorciare il tragitto in questa valle di lagrime
RispondiEliminapace e bene
@Mr.Hyde: già, mai abbassare la guardia
RispondiElimina@Marisa: a me continua a far paura...
@Kylie: anche ai tempi di Chernobyl ci tranquillizzavano eppure ci sono arrivate un bel po' di radiazioni soprattutto nel nord-est.
@Chit e Signor Ponza: "sotto controllo" effettivamente è una frase che deve sempre far paura...
@Fracatz: magari organizzano un viaggio Inps nei dintorni di Fukushima ;-)
Ciao Giulio!!
RispondiEliminaPurtroppo si, la situazione a Fukushima è pessima e la stampa internazionale ufficiale tace al riguardo.
E chi se ne lamenta è etichettato come il solito "cospirazionista".
Ma toglietevi il prosciutto radioattivo dagli occhi, va!
Un abbraccio :)
...non ho ho dea del perché mi abbia salvato il commento come MARAT...cmq io sono Bananas :D
RispondiElimina@Bananas: Ma ben riletta!!! :-)
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