venerdì 8 giugno 2012

Indispensabili materie scolastiche

Dal prossimo anno nelle scuole del Friuli (esclusa ovviamente la Venezia Giulia) il friulano diventerà a pieno titolo materia scolastica.

Utilissimo sprecare risorse per insegnare a scuola un dialetto (che vogliono chiamare lingua) che normalmente si impara in famiglia e con gli amici.


Così poi avremo gente che quando si troverà ad una riunione di lavoro con degli stranieri non capirà una parola di inglese ma saprà dire correttamente "Ancje Diu al è furlan: sa nol pae vuê al pae doman"...

Concludo con questo simpatico articolo in triestino di Diego Manna sull'argomento "Friulano nelle scuole" ;-) Se non lo capite vi organizzo io un corso extrascolastico di triestino per tutti...
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6 commenti:

  1. lasciali godere, pensa quando tra qualche lustro dovranno da imparà er cinese

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  2. in svizzera ci sono i vari dialetti tedeschi che sono praticamente considerati come lingua. pensa che per lavoro mi capita di chiamare in vari posti e c'è gente che non è più in grado di parlare tedesco... noi ovviamente in ticino impariamo il buon tedesco e spesso siamo un po' tagliati fuori.

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  3. Io sono favorevole alla conservazione dei dialetti e, in effetti, insegnarli a scuola è probabilmente il sistema più efficace. Non sono poi così inutili, perché spesso aiutano a osservare l'evoluzione della lingua a livello diatopico oltre che diacronico.
    Il problema, a mio avviso, è che la scuola è carente nell'insegnamento dell'italiano (e forse non solo); finché c'è gente che scrive "un po'" con l'accento, "qual è" con l'apostrofo e finché c'è altra gente che non lo ritiene un problema, non siamo pronti per i dialetti nelle scuole.

    <a href="http://www.larrycette.com/mandi-trieste>Mandi Trieste!</a>

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  4. @Larry: a me insegnare il dialetto a scuola sa tanto di provincialismo... Il dialetto lo si impara fra la gente. La scuola ha ben altri doveri secondo me. E li adempie pure molto male.

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  5. Sono d'accordo, ma ha una sua utilità, specie da quando non si fa più latino.
    Il punto è proprio questo: se la scuola insegnasse bene tutte le cose più utili che sta già insegnando male, l'aggiunta del dialetto sarebbe un giovamento. Anzi, la figata sarebbe studiare i dialetti di zone diverse, accanto al proprio, e fare confronti fra essi, la lingua standard e le varianti locali di italiano dai dialetti influenzate.

    Allo stato attuale in cui mi sembra stiano le cose, è solo un altro pezzo di carne al fuoco, con i rischi del caso.
    ...Però l'idea in sé non è del tutto negativa... certo, si farebbe molto prima a fare un po' di latino...

    Io, a questo punto, aprirei volentieri un dibattito sull'utilità del latino.

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