Ormai non dovrei neanche più stupirmi. Eppure quando sento queste notizie mi chiedo come il direttore di un carcere non sappia neppure di cosa sia accusato un detenuto. Soprattutto nel momento che decide di concedergli un permesso premio.
Come sia possibile che nessun altro organo di controllo abbia vagliato la richiesta di permesso premio accorgendosi che non si trattava di un semplice rapinatore ma di un pericoloso serial killer. Semi-infermo di mente per giunta.
L'Italia del pressapochismo all'ennesima potenza...
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Io penso che sia tutto il sistema da rivedere... a cominciare dai permessi premio. Si sarà mica presentato il detenuto con il certificato di battesimo? Oppure con l'estratto dell'atto di nascita?
RispondiEliminaHo fatto ieri la tua stessa considerazione. Ma poi ho letto - e questo non toglie nulla all'assurdità del caso - che il Direttore dell'Istituto di pena aveva solo il fascicolo relativo alla pena da scontare (rapina) e non la storia pregressa del suo cursus honorum delinquenziale...
RispondiEliminaNon si capisce invece perché nel fasciolo del detenuto non sia obbligatorio inserire anche il certificato penale richiesto al cittadino per partecipare a concorsi pubblici e per esser parte dell'elettorato attivo e passivo. Misteri da Little Italy.
ma insomma, qui si liberano serial killer e poi si impedisce ad un povero vecchietto di andare in belgio con la scusa che non ha il passaporto.
RispondiEliminaMa che per andare in belgio occorre il passaporto?
il bobbolo così, con questo tipo di informazione resta sbigottito
ed infatti non si spiega come mai questo direttore non sapeva, nonostante ogni anno si viene costretti a pagare un canone per avere una televisione dedicata alla crescita
cervicale
Direi grottesco... se non fosse così grave,
RispondiEliminaè anche la prova di come è stato ridotto il sistema di giudizio qui in italia. potrei fare il solito discorso sul solito nano che ha smantellato un sistema giudiziario che efficiente forse non era ma almeno un po' (forse) funzionava. oramai basta avere una "buona condotta" che si ottengono premi e benefici magari dopo l'avallo di una verifica fatta troppo di fretta o troppo superficialmente.
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