martedì 9 settembre 2014
Una cometa come non l'avete mai vista
Non so a voi ma a me emoziona tantissimo vedere in questo modo la superficie di una cometa fotografata da una distanza di soli 62 km.
Una cometa che dista attualmente dalla terra circa 500 milioni di km e che da qui, anche con i più potenti telescopi, la vediamo solo come un punto abbastanza sfocato nell'immensità dello spazio.
Siamo riusciti a lanciare dalla terra una sonda che ha impiegato 10 anni e numerose orbite di accelerazione per raggiungere un piccolissimo "sasso" di circa 4 km di diametro che si muove nello spazio ad una distanza di centinaia di milioni di km di distanza. Una precisione di calcolo che ha dell'incredibile.
E parecchi pezzi di questa sonda (tra cui i pannelli solari, strumenti di bordo e una minitrivella per le analisi del suolo) sono di produzione italiana: un ulteriore piccolo motivo di orgoglio fra tante cose che vanno male nel nostro Paese...
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Certamente la sonda ha sistemi di correzione della rotta ma sono comunque correzioni piccolissime e la maggior parte della complessissima traiettoria con varie orbite per utilizzare l'effetto fionda è stata pianificata prima della partenza (compresa la traiettoria della cometa visto che il bisognava stabilire un punto di rendez-vous con 10 anni di anticipo)
RispondiEliminaQuesti esempi di grandezza dell'umanità mi fanno sentire orgogliosa ma anche piccola piccola.
RispondiEliminaVero... Anche perchè sono sforzi enormi per muoversi appena nel nostro sistema solare quando la stella più vicina si trova a 4 anni luce da noi.
EliminaGuarda che sforzi enormi era riferito ai movimenti all'interno del nostro sistema solare. Rileggiti la mia affermazione: è già tanto quello che facciamo quando si parla di 500 milioni di km, se poi lo paragoniamo con i 39 milioni di milioni di km di Proxima Centauri è ovvio che non c'è storia.
EliminaUn minimo di fisica lo conosco anch'io anche se mi piace la fantascienza.
Non ho detto che non ci sono correzioni solo che le correzioni rispetto alle distanze enormi, ai tempi lunghissimi ed al fatto che tutti gli elementi si spostano in un piano tridimensionale, sono infinitesimali.Tu stesso parli di una approssimazione di +/- 100 km su un target a 500 MILIONI di km di distanza, target che 10 anni fa si trovava tutto da un'altra parte. Insomma mi sembra pretestuoso minimizzare le difficoltà di calcolare le traiettorie dicendo che comunque possono venir corrette nel corso del viaggio quando le correzioni possibili riguardano solo errori infinitesimali
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