Quando si parla di mobilità sostenibile, quasi sempre vengono tirate in ballo le bici. Certo, ottimo mezzo ecologico ma siamo realistici: non tutte le città sono adatte alle bici. Una cosa sono le piatte cittadine di pianura con spazi abbastanza aperti da poter spostare il traffico in periferia e creare belle e sicure piste ciclabili per girare in centro e un'altra sono città come Trieste (o Genova ad esempio) dove ci sono grosse pendenze e mancano gli spazi per deviare il traffico fuori dal centro cittadino.
Girare per Trieste in bici, tranne una ristrettissima area pedonale, è quasi impossibile senza rischiare la vita sfiorati dalle auto magari mentre si ondeggia a 10 km/h su per una salita del 15%...
Per rendere più fluido il traffico ed agevolare gli spostamenti in città come Trieste, l'unico mezzo (personale) davvero utile è la moto o lo scooter.
Calcolando che il 90% delle vetture ha a bordo solo il guidatore o al massimo un passeggero, possiamo vedere che nello spazio di 2 autovetture ci stanno circa 8 mezzi a due ruote.
La brutta abitudine di fermarsi con l'auto in sosta vietata che crea spesso ingorghi e disagi al traffico può venir contrasta con la creazione di parcheggi longitudinali per moto (cosa attuata con successo dal nostro Comune negli ultimi anni).
Scooter e moto, pur non avendo un motore propriamente ecologico, per trasportare tizio dal punto A al punto B della città inquinano comunque molto meno sia per la cilindrata più bassa, sia soprattutto per il tempo molto minore che impiegano per spostarsi e trovare parcheggio.
Infine i parcheggi in centro, vera croce per qualsiasi città, sono decisamente favorevoli alle moto rispetto alle auto con un rapporto di circa 5-6 a 1. Cosa notevole perchè su un tratto di strada dove parcheggiano 5 automobili possono invece starci quasi 30 scooter o moto.
Lasciamo quindi le auto ai viaggi extraurbani o per i casi in cui davvero dobbiamo portare più passeggeri o trasportare carichi pesanti/ingombranti. Per tutti gli altri spostamenti tipo casa-lavoro, lo scooter è una validissima alternativa.
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Quando fa freddo o piove, oppure nevica, non la vedo benissimo.
RispondiEliminaMi ferma solo la neve. Ma qui a Trieste è molto rara... Con la pioggia, se sei equipaggiato decentemente, ti assicuro che arrivi con sotto i vestiti e le scarpe più asciutti che andando a piedi. Per il freddo, se stai su un percorso inferiore ai 15 km, ed hai giacca e guanti adatti, non ci sono nemmeno problemi...
EliminaUso in media la macchina 7 giorni l'anno a causa della neve, vivo a Como e piove 265 giorni l'anno.
Eliminaa parte la considerazione che le cittadine della pianura veneto-padana proprio così "piatte" non sono (diciamo che hanno pendenze più affrontabili di quelle triestine), tutto sommato hai ragione, diciamo che è tutta la mobilità a 2 ruote che è più sostenibile, non dimenticarti le bici elettriche, che tra l'altro ultimamente ce ne sono anche di veramente fighe
RispondiEliminaLe bici elettriche, per quanto sempre soggette al problema di essere più lente del traffico veicolare e quindi sfiorate e sorpassate da auto e bus che poco le considerano vista la mancanza di piste ciclabili, vanno bene se hai dove tenerle al sicuro. Perchè se già le moto tendono ad essere oggetto di furti, le bici elettriche (o almeno parti di esse) spariscono appena ti volti dall'altra parte...
Eliminacerto, se fosse una necessità manifesta, ricordo ancora le famigliole in vespa con un figlio grande davanti ed il piccolo dietro ed in braccio alla mamma e già erano benestanti, ma se si tratta di mode di decisioni benpensantistiche, poi si passerebbe alle evoluzioni, moto a 3 rote, moto a 4 ruote col tettuccio, motoroni da traversate del deserto, squoddoni,, apette, apette elettriche per tornare definitivamente alle auto i suvvoni e tutto ciò che gratifichi la cervice dell'immaginifico
RispondiEliminabobbolo
thajathano
un bobbolo di artisti, difficile da inquadrare