mercoledì 2 gennaio 2019

Postepay bloccata a caso


Tre giorni fa mi sono accorto che la mia carta Postepay era bloccata. Nessun avviso, nessuna informazione nemmeno sul mio account che risultava operativo: semplicemente i siti la rifiutavano. 

Oggi dopo diversi tentativi infruttuosi, riesco a parlare con un operatore del numero verde che mi conferma che è bloccata. Non mi sa però dire il motivo. Semplicemente mi dice che è stata una decisione di Poste.it. 

A questo punto chiedo di sbloccarla. 

NON SI PUÒ. 

Come non si può? 

No, se viene bloccata l’unico sistema per riattivarla è di chiedere una nuova. Massima concessione è mantenere lo stesso IBAN (ho una evolution). 

Ovviamente per avere una carta nuova bisogna aspettare una 20ina di giorni e poi recarsi in un ufficio postale per attivarla.

Ora mi chiedo con quale diritto le Poste mi bloccano una carta con dentro 1.400€ senza avvisarmi o senza fornirmi un motivo valido? 

Secondo: come è possibile che una carta non si possa riattivare se non c'erano motivi validi per bloccarla? Se uno è in viaggio cosa fa? Io ho anche altri metodi di pagamento ma le mie figlie no, mia suocera ha solo la Postepay (dove le accreditano la pensione): bloccare così una carta di credito senza motivo e per quasi un mese può creare disagi enormi all’utente...

Complimenti alle Poste Italiane, una volta di più dimostrano che schifo che fanno!
.
.

sabato 29 dicembre 2018

A Bled con il trenino della Transalpina

Abituati ad autostrade e ferrovie sempre più dirette, che attraversano le montagne su viadotti e lunghe gallerie, ci siamo un po' scordati delle vecchie ferrovie storiche che salivano lentamente lungo le strette valli alpine. 

Una di queste è la Transalpina, un tracciato ferroviario ancora in uso che in Slovenia parte da Sežana ed arriva fino al bellissimo lago di Bled.


Un paio di volte all'anno, lungo questo percorso sale anche una vecchia vaporiera ma stavolta ci siamo accontentati del regolare servizio giornaliero con trenino diesel.


È bello passare per posti che conosco molto bene essendo i miei preferiti per i giri in moto, ma allo stesso tempo vederli da un diverso punto di vista.


Inoltre si riscopre un po' il gusto del viaggio in se stesso ammirando gli splendidi paesaggi che scorrono lentamente fuori dal finestrino, con il tempo per chiacchierare e fare fotografie.

Qui ancora un po' di foto ricordo di questa bella giornata.
.

sabato 8 dicembre 2018

Tim Vision e i decoder non richiesti

Era da un po' di tempo che Tim non ci provava con qualche truffa ed ecco qua che arriva come regalo di Natale.

Ieri mia moglie riceve una telefonata sul suo cellulare da TIM VISION che la informa che nei prossimi giorni un corriere ci consegnerà un decoder Tim vision. NOI MAI RICHIESTO NULLA. Mia moglie dice che non vogliamo nulla e chiude. 

Poi cercando su internet scopriamo che molti l’hanno ricevuto ed hanno dovuto pagare per restituirlo oppure pagarne l’uso. 

Contattata la TIM su Twitter mi hanno confermato che se rifiuto il pacco, nulla mi verrà addebitato. 



Ora però una considerazione: io sono il titolare del contratto di casa e la TIM contatta mia moglie sul suo cellulare. Lo fa sotto Natale quando la gente riceve più pacchi del solito. Devo stare attento a rifiutare quel pacco altrimenti vado solo incontro a spese. Devo pure avvisare mia madre al piano di sotto che a volte riceve lei pacchi destinati a noi di non accettare pacchi da Tim.

 
Perché viviamo in un mondo di merda dove pratiche così scorrette e truffaldine non vengono pesantemente sanzionate dagli organi di controllo? 

.

lunedì 7 maggio 2018

Nel deserto australiano

Della mia vacanza in Australia ho ancora questo breve video fatto durante i giri con la jeep e l'elicottero tra Alice Springs e l'Ayers Rock: probabilmente la parte più emozionante di tutto il viaggio...



.

domenica 22 aprile 2018

40 giorni in Australia - Ottava parte

L'ultima settimana del nostro viaggio in Australia l'abbiamo passata a Perth, sulla costa occidentale del continente.


Anche qui bell'appartamentino con Airbnb in una zona residenziale e molto tranquilla. Anche se Perth ci ha dato l'impressione di una intera città molto tranquilla: strade belle ampie e molto meno trafficate di Melbourne o Sydney, più moderna di Adelaide e molto aperta e ricca di verde.


Oltre a visitare la città e fare un bel giro in motoscafo nel suo golfo, abbiamo girato parecchio in auto nei dintorni.


A nord ci siamo spinti fino all'incredibile Pinnacle Desert: una zona di dune di sabbia dorata da cui emergono decine e decine di pinnacoli rocciosi.


Abbiamo poi visitato Freemantle, primo porto dove sbarcavano i deportati inglesi ed i coloni nel 1800.


Infine siamo stati a Rottnest Island, una bella isoletta di
fronte a Perth dove vivono i Quokka, piccoli marsupiali che non si trovano in nessuna altra parte del mondo, e ricca di splendide spiagge dove abbiamo fatto il bagno per la prima volta nell'Oceano Indiano.

Una bella giornata veramente rilassante prima di riprendere l'aereo per Adelaide dove ci aspettava il volo di rientro in Italia.


Questi 40 giorni in Australia alla fine sono volati, come vola sempre il tempo. Siamo stati fortunati che non abbiamo avuto alcun contrattempo, il meteo è stato eccezionalmente bello con una sola giornata di pioggia e qualche mezza giornata di cielo nuvoloso mentre per il resto abbiamo sempre avuto sole. 

La gente che abbiamo incontrato si è sempre dimostrata molto aperta e cordiale e dell'Australia serberemo un gran bel ricordo.

Qui, se volete, ci sono ancora un po' di foto di questa nostra avventura.

Spero che il racconto vi sia piaciuto e vi auguro che possiate anche voi andare a visitare questo bellissimo continente.
.

sabato 21 aprile 2018

40 giorni in Australia - Settima parte

Arrivati ad Alice Springs abbiamo ritirato il Mitsubishi Pajero 4x4 che avevamo prenotato e siamo subito partiti verso la nostra prima tappa nel deserto: Glen Helen. 


Per questi 5 giorni nel deserto avevamo programmato un bel giro lungo un percorso ad anello con Alice Springs da un lato e Yulara dall'altro. In mezzo 2 soste negli unici alberghi esistenti.

La prima cosa che ci ha colpito di questo deserto è che era molto meno "desertico" di quanto ci aspettassimo. Tanta vegetazione, molti alberi, poche aree davvero brulle. 


Lungo la strada alcune brevi deviazioni ci hanno portato a visitare dei "gorge": piccoli canyon con laghetti e sorgenti dove, volendo, si poteva anche fare il bagno.


Anche Glen Helen è uno di questi gorge. Qui c'era il nostro primo albergo: una specie di fattoria completamente autonoma provvista di generatore elettrico, pompa di benzina, servizio di ristorazione e camere un po' spartane. Nessun altra abitazione nel raggio di km. La sera per la prima volta in vita mia sono riuscito a vedere nel cielo chiaramente la via Lattea grazie all'assenza di qualsiasi inquinamento luminoso. E' una cosa affascinante!

Il secondo giorno è stato quello in cui si è dimostrata fondamentale la scelta di un fuoristrada: prima la visita alla Palm Valley, all'interno di un canyon raggiungibile unicamente tramite un impervio sterrato con pozze di sabbia e ampi tratti rocciosi.


Poi 150 km di strada sterrata per attraversare il Kings Canyon e raggiungere il secondo albergo. 

Traffico praticamente inesistente così come rarissimi sono i punti di sosta che siano abitati da qualche essere umano. Nessun segnale telefonico. C'è solo da sperare di non avere guai meccanici...


Il terzo giorno abbiamo raggiunto Yulara che è una specie di villaggio turistico a circa 20 km dall'Ayers Rock. Qui avevamo prenotato per 2 notti. La prima sera siamo subito andati a visitare Fields of Light, una installazione artistica con 50.000 luci a fibra ottica che accendono di colori un campo con l'Ayers Rock sullo sfondo.


Il giorno dopo volo con l'elicottero sopra l'Ayers Rock e poi visita via terra. Visto da vicino si capisce come questo enorme "sasso" possa essere sacro agli aborigeni: ha davvero qualcosa di mistico in sé, una specie di sensazione strana di essere vicino a qualcosa di speciale e unico, un posto dove il confine con altri universi è più sottile...


L'ultimo giorno l'abbiamo impiegato per percorrere i 500 km necessari a tornare ad Alice Springs dove abbiamo passato l'ultima notte nel deserto prima di prendere il volo per Perth.

Fine settima parte.
.

venerdì 20 aprile 2018

40 giorni in Australia - Sesta parte

I cinque giorni di viaggio attraverso il percorso più vario di tutta la nostra vacanza in Australia sono trascorsi molto velocemente ed alla fine siamo arrivati a Sydney dove avevamo prenotato un appartamento tramite Airbnb che si è rivelato davvero azzeccato.


Splendida posizione, in una zona molto tranquilla ed allo stesso tempo vicinissima al centro.

Per spostarsi a Sydney sono comodissimi i battelli di cui avevamo una linea che passava proprio sotto casa nostra.

Ed arrivare in pochi minuti nello splendido porto in centro città con l'Harbour Bridge da un lato e l'Opera House dall'altro ha davvero un fascino particolare.


A Sydney abbiamo girato parecchio per il centro, siamo saliti sull'omonima torre che offre una splendida visuale dall'alto, abbiamo visitato l'Opera House, lo zoo, fatto un po' di shopping, visitato il Giardino Cinese dell'Amicizia, incontrato un nostro amico che si è trasferito qui per lavoro e girato tanto in battello.


Abbiamo pure fatto diverse escursioni nei dintorni. Le più belle sono state alle Blue Mountains e alle spiagge di Collaroy Beach e Palm Beach.


Le Blue Mountains in particolare ci hanno affascinato perché uno si immagina di andare in montagna ed invece continua a viaggiare su un territorio completamente piano. Finché alla fine sbuca su un gigantesco canyon e si rende conto di aver viaggiato per chilometri su quelle montagne.


I giorni a Sydney sono volati e con essi il primo mese di vacanza in Australia. Il 26 marzo abbiamo restituito l'auto a noleggio con cui avevamo percorso poco più di 5.000 km ed abbiamo preso il volo per Alice Springs, al centro del deserto australiano...


Fine sesta parte.
.